Artisti under 30, di cui molti stranieri: è questo l’identikit degli oltre 20 coraggiosi che hanno deciso di presentare domanda per Carrara Si-Cura, il bando dell’amministrazione carrarese, finanziato in collaborazione con la Regione Toscana. In questa fase le domande di adesione pervenute in municipio sono al vaglio degli uffici e quelle approvate entreranno a far parte di una graduatoria con conseguente assegnazione di contributi. La Regione Toscana ha messo a disposizione 70mila euro a cui l’amministrazione ha aggiunto 30mila euro attinti dalle casse del municipio.
«Si tratta di un risultato straordinario anche e soprattutto per il periodo che stiamo attraversando. Il segnale che arriva ci fa ben sperare: ci sono persone, giovani, che anche sotto pandemia trovano il coraggio di raccogliere la nostra sfida e candidarsi a partecipare attivamente al rilancio del centro città. Se siamo riusciti ad arrivare fin qui, il merito è sicuramente di Marzia Paita, presidente della Commissione Attività Produttive, che insieme agli uffici ha portato avanti il progetto con le unghie e con i denti, nonostante le innumerevoli difficoltà poste dall’emergenza sanitaria» ha dichiarato il sindaco Francesco De Pasquale.
«E’ bello vedere i giovani che hanno voglia di mettersi in gioco per rivitalizzare Carrara. Contestualmente alla domanda era necessario presentare un contratto preliminare di locazione: chi ha aderito dunque si è già attivato, concretamente, per procedere all’apertura, andando a individuare il fondo e contattandone i proprietari per gli accordi del caso. Oggi registriamo una prima, importante vittoria ma sono convinta che questa iniziativa vada sostenuta nel tempo accompagnando le attività nella loro crescita» ha dichiarato Marzia Paita, presidente della commissione Attività Produttive che ha fatto il punto del procedimento con i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione.
Ma chi sono questi coraggiosi? Si tratta di giovani tra i 25 e 28 anni: per lo più artisti e artigiani, di anche alcuni stranieri. I fondi candidati alla riapertura sono situati nella “zona bersaglio” del centro storico: via Loris Giorgi, via Ulivi, piazza Alberica, Via Santa Maria, ma anche via Beccheria, ponte Baroncino, piazza delle Erbe, via Roma, via Ghibellina. Quattro spazi sono già “illuminati”: quello di piazza delle Erbe con gli studenti del Tacca, e quelli di via Santa Maria in gestione a Ipsia Barsanti e Accademia Albericiana, Accademia di Belle Arti e Liceo Artistico Gentileschi.